Trasferirsi dall’Italia alla Svizzera?

Sono cittadino italo-svizzero, in quanto figlio di madre svizzera e padre italiano. Sono residente in provincia di Milano, ma ora ho iniziato a lavorare in Svizzera. Sto prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di trasferirmi con la mia compagna e mio figlio di 1 anno: fare tutti i giorni il pendolare, con 2 ore di strada per tratta, è improponibile. A questo punto però si apre un bivio: trasferirsi in Italia, appena al di là del confine o venire direttamente qui in Svizzera. Voi cosa consigliereste di fare?

Dal punto di vista strettamente finanziario, attualmente la soluzione più vantaggiosa è stabilirsi in Italia nella zona di confine. In questo modo, come frontaliere, approfitta del livello salariale svizzero, ma evita la fiscalità italiana, in quanto viene tassato alla fonte in Svizzera senza dichiarare il reddito in Italia; inoltre può far capo al sistema sanitario statale italiano, e quindi non paga i premi della cassa malati, e infine approfitta anche di un più basso costo della vita.

I fattori a favore della Svizzera sono efficienza, qualità dei servizi statali, stabilità, sicurezza, regole del gioco chiare e prevedibili, amministrazione poco invadente, ampia libertà all’iniziativa privata (con tutti i rischi che questo comporta: in Svizzera non esiste il posto sicuro). Come lei saprà, molte di queste caratteristiche si trovano anche in Italia, ma in modo puntuale e discontinuo. Qui trova diverse informazioni generali in merito alle condizioni di lavoro in Svizzera: http://destinazionelavoro.com/europa/lavorare-svizzera/

Se non ha urgenza di decidere, prima di far trasloco le consigliamo però di aspettare l’esito delle trattative fiscali in corso fra Svizzera e Italia. Se dovessero esserci dei cambiamenti fiscali poco favorevoli ai frontalieri, la valutazione potrebbe cambiare a favore della Svizzera.