Un robot trova nei fondali oceanici una massa come 250 milioni di elefanti

Un robot canadese ha recentemente compiuto una scoperta straordinaria: la biomassa del fitoplancton presente negli oceani potrebbe essere equivalente a circa 250 milioni di elefanti. Questo risultato non solo cambia il nostro approccio allo studio di questi piccoli organismi, ma potrebbe anche avere implicazioni cruciali per comprendere meglio i cambiamenti climatici in corso.

La Massa Globale del Fitoplancton

Un team di ricercatori dell’Università Dalhousie in Canada ha utilizzato 903 robot flottanti per stimare la biomassa globale del fitoplancton, una misura del materiale vivente presente negli oceani. La cifra ottenuta è impressionante: circa 314 teragrammi, che corrispondono a circa 346 milioni di tonnellate. Per dare un’idea della vastità di questa massa, possiamo paragonarla al peso complessivo di 250 milioni di elefanti. Grazie a questa ricerca, è emerso che i tradizionali satelliti, purtroppo, non sono in grado di misurare correttamente la biomassa nelle profondità oceaniche, dove il fitoplancton si trova in abbondanza.

L’Innovazione dei Robot Flottanti BGC-Argo

La vera novità di questa ricerca risiede nell’utilizzo di robot flottanti avanzati, denominati BGC-Argo, che hanno superato le limitazioni degli strumenti precedenti. I BGC-Argo sono in grado di raccogliere dati precisi sulla distribuzione del fitoplancton nelle acque più profonde degli oceani, fornendo una fotografia dettagliata delle risorse marine. Questi robot hanno raccolto circa 100.000 profili di colonne d’acqua provenienti da tutto il mondo, rivelando che i modelli satellitari spesso non sono affidabili per stimare correttamente la biomassa del fitoplancton, soprattutto a causa delle difficoltà legate alla trasparenza e alla profondità delle acque.

Il Ruolo Fondamentale del Fitoplancton per l’Ambiente

Il fitoplancton non è solo un microscopico organismo che popola gli oceani, ma un elemento chiave per la catena alimentare marina e per il bilancio ambientale globale. Questi organismi sono responsabili di assorbire anidride carbonica dall’atmosfera attraverso la fotosintesi, contribuendo così a ridurre i gas serra e a contrastare il riscaldamento globale. Inoltre, producono circa il 50% dell’ossigeno atmosferico, influenzando non solo gli oceani, ma anche la qualità dell’aria che respiriamo. Il monitoraggio della loro biomassa è quindi cruciale per comprendere la salute degli oceani e il loro impatto sul cambiamento climatico.

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Implicazioni per il Cambiamento Climatico e la Geoingegneria

La capacità di monitorare la biomassa del fitoplancton su scala globale offre nuove possibilità per anticipare e comprendere meglio gli effetti dei cambiamenti climatici. Inoltre, il monitoraggio del fitoplancton è essenziale per valutare l’efficacia delle tecnologie di geoingegneria proposte per combattere il riscaldamento globale. Le modifiche nella biomassa del fitoplancton potrebbero influenzare significativamente la capacità degli oceani di sequestrare carbonio e produrre ossigeno, con effetti a catena su tutto l’ecosistema marino e atmosferico.

Un Nuovo Capitolo nella Ricerca Oceanica

Questa scoperta rappresenta una pietra miliare nella ricerca oceanica. Grazie ai BGC-Argo, la mappatura degli ecosistemi marini e il monitoraggio della biomassa del fitoplancton sono ora molto più precisi. Questa innovazione potrebbe anche facilitare la gestione sostenibile delle risorse marine e aiutare a proteggere gli oceani dai crescenti rischi ambientali causati dai cambiamenti climatici.

In conclusione, la tecnologia dei robot flottanti apre nuove prospettive per la scienza marina, migliorando la nostra comprensione degli oceani e supportando politiche più mirate per la salvaguardia del pianeta

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