Frontalieri disoccupati: chiesto l’intervento delle autorità politiche

Mentre l’Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) sta preparando le lettere per comunicare ai frontalieri disoccupati la riduzione dei contributi, si stanno mobilitando i rappresentanti politici della zona di confine. In una mozione firmata anche dal capogruppo regionale del Partito democratico (PD) Luca Gaffuri, si chiede al presidente della Regione Lombardia di attivarsi al più presto affinché venga sbloccato il pagamento delle indennità.

Nel documento si ricorda che questa decisione aggiunge “ulteriori problemi economici a quelli psicologici derivanti dalla perdita del posto di lavoro” e si afferma che “l’intervento da parte del Governo italiano nei confronti della direzione generale dell’Inps è quanto mai necessario e urgente”.

La mozione urgente presentata dai consiglieri della zona di confine invita il presidente Formigoni “ad attivarsi al più presto affinché vengano messe in atto tutte le iniziative necessarie per lo sblocco del pagamento delle indennità di disoccupazione”.

Luca Gaffuri, capogruppo regionale del Partito democratico, ha definito insoddisfacente la soluzione prospettata del versamenti ai frontalieri della disoccupazione ordinaria: “Non può essere soddisfacente per queste persone nemmeno la soluzione provvisoria ipotizzata oggi di una disoccupazione ordinaria. Se queste persone hanno un diritto, va rispettato”.

Il regime della disoccupazione ordinaria comporta una penalizzazione notevole per i lavoratori frontalieri in stato di disoccupazione, dovuta sia all’applicazione di massimali non previsti dal trattamento speciale, sia alla riduzione del periodo di erogazione che scende da 12 a 8 mesi.

Sulla questione sarà chiamato ad esprimersi anche il governo di Roma. La parlamentare comasca del PD Chiara Braga, in una interrogazione, chiede al governo “come intende agire per tutelare un diritto dei lavoratori frontalieri a vedersi riconosciuta l’indennità di disoccupazione dovuta in forza della Legge 147. Occorre chiarire al più presto la situazione, dal momento che con le nuove disposizioni applicate dall’INPS alcuni lavoratori frontalieri rischiano di non percepire più alcuna disoccupazione già nei prossimi mesi, con l’approssimarsi della scadenza degli 8 mesi.”

Insieme ad altri colleghi, fra cui il deputato del PD eletto dagli emigrati italiani in Svizzera Franco Narducci, l’on. Braga intende contattare la direzione generale dell’INPS per evidenziare le contraddizioni di un’interpretazione del regolamento comunitario che colpisce pesantemente i lavoratori frontalieri, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quella che sta interessando anche le fasce di confine.

“Sarebbe auspicabile – conclude l’esponente democratica – un tempestivo incontro tra INPS e parti sociali italiane ed elvetiche, per chiarire le diverse problematiche aperte, rispetto a cui chiederò la disponibilità anche degli altri rappresentanti istituzionali del territorio”.

Red./Comunicati