Lega Nord: Maroni nuovo leader “svizzero”
Bobo Maroni succede a Umberto Bossi alla testa della Lega Nord. Per il Carroccio, dopo gli scandali di primavera, è giunta l’ora di voltare pagina. L’ex-ministro degli interni è stato eletto oggi -dai militanti del partito riuniti al Forum di Assago- nuovo segretario del partito. Fra i suoi obbiettivi: il federalismo fiscale svizzero.
Promette riforme svizzere il nuovo segretario del Carroccio. Roberto “Bobo” Maroni, è stato eletto oggi per alzata di mano il successore di Umberto Bossi alla testa del movimento. Un’elezione scontata. Infatti, al Forum di Assago, dove il Carroccio si è dato appuntamento per il Quinto Congresso della sua storia, ha votato senza esitazioni il candidato ufficiale.
Roberto Maroni, nel suo discorso d’investitura ha promesso di volere fare in fretta. Ancora questa settimana si riunirà il Consiglio federale che definirà la nuova squadra. Maroni, che ha chiesto a tutti di stargli vicino, ha ribadito di essere rimasto di sempre: un militante che momentaneamente ha accettato di rivestire un ruolo di vertice: “roba da far tremare le vene” ha detto. L’ex-ministro degli interni ha anche fatto capire quali sono le sue priorità: “ Il federalismo fiscale va bene, ma io voglio andare oltre. Bisogna puntare al sistema elvetico dove i tre livelli istituzionali – Comune, Cantone, Stato – si dividono le tasse per un terzo, un terzo, un terzo. Se potessimo trattenere in Lombardia o in Piemonte i due terzi delle imposte pagate avremmo risolto tutti i nostri problemi. In Svizzera funziona, perché da noi non dovrebbe?” Insomma, il nuovo leader del Carroccio “fa lo svizzero”. Dunque, la struttura federalista elvetica, rimane uno degli obbiettivi della Lega. Quanto al vecchio leader, dopo aver ottenuto –sembra- un salvacondotto per la propria famiglia, si è fatto da parte mantenendo il ruolo di presidente onorario del Carroccio.
MB
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