Ticino: il 50% della popolazione ha origini straniere

(Immagine wikipedia)

In Ticino, poco meno di una persona residente su due ha alle proprie spalle un episodio migratorio: è il principale risultato che emerge dalla prima parte di un’analisi del nuovo Censimento federale della popolazione sul tema degli stranieri e della migrazione, che colloca il cantone ai primi posti della classifica intercantonale. Lo studio è stato possibile grazie alla nuova classificazione dello statuto migratorio, adottata dall’Ufficio federale di statistica sulla base delle raccomandazioni europee.


Primo di due pubblicazioni incentrate sul tema degli stranieri e della migrazione, il documento presentato ieri a Bellinzona mostra nel dettaglio la nuova tipologia dello statuto migratorio. Ne emerge un quadro complesso e sfaccettato e non sempre di facile lettura, che ha però il pregio di restituire un ritratto più sfumato e realista rispetto alla visione dicotomica e in parte semplificatrice che offrivano le analisi basate sulla nazionalità (svizzeri vs. stranieri).

Nel Canton Ticino i temi relativi a stranieri, migrazione e integrazione sono molto sentiti e dibattuti. Questo per diversi motivi, tra i quali va sicuramente citato l’alto tasso di stranieri presenti sul territorio cantonale: un residente permanente su quattro non è infatti in possesso del passaporto rossocrociato Negli ultimi decenni le immigrazioni di stranieri sono inoltre state il principale motore di sviluppo demografico cantonale. Se la popolazione ticinese è cresciuta (e continua a farlo), lo si deve infatti in primo luogo all’immigrazione e agli stranieri. La componente sistematicamente (o qua si) positiva del bilancio demografico è quella migratoria. Oltre a questo apporto diretto, gli stranieri contribuiscono alla crescita demografica indi rettamente attraverso le naturalizzazioni e una fecondità più elevata degli svizzeri. Alcune caratteristiche della popolazione straniera poi, come per esempio l’età media più giovane, contribuiscono per esempio a rallentare l’invecchiamento della popolazione, con tutta una serie di effetti più o meno diretti sulle assicurazioni sociali, ecc.

I tre temi evocati sopra – stranieri, migrazione e integrazione – vengono però spesso trattati come un unico e indistinto argomento, mentre in realtà si sovrappongono solo in parte. Per dirla in modo estremamente schematico, gli stranieri residenti non sono necessariamente immigrati e l’integrazione (più o meno riuscita) non è una problematica relativa ai soli stranieri o immigrati.

Com./Red.