Svizzera: le prestazioni complementari e gli stranieri

Per chi si trova in difficoltà finanziarie dopo il pensionamento, il sistema previdenziale svizzero prevede la possibilità di chiedere il versamento delle cosiddette „prestazioni complementari“ all’AVS/AI. Concretamente si tratta di una rendita supplementare, che serve a coprire il fabbisogno vitale quando le altre rendite ed entrate del pensionato non sono sufficienti. Sull’ammontare delle prestazioni complementari rinviamo a questo articolo (clicca).

La possibilità di far capo alle prestazioni complementari è riservata ai residenti. I frontalieri, anche se beneficano del diritto di ricevere la rendita AVS (per cui hanno pagato i contributi), sono esclusi. Ma ci sono delle restrizioni anche per gli stranieri residenti. Chi ha il permesso B e non ha pagato i contributi almeno 10 anni ininterrottamente prima di inoltrare la richiesta, rischia la revoca del permesso di dimora se non è in grado di dimostrare di avere un reddito che gli eviti di dover far capo alle prestazioni complementari. Con il permesso C (che si può chiedere dopo 10 di dimora ininterrotta in Svizzera) queste limitazioni cadono e si acquisisce il diritto di far capo alle prestazioni complementari come i cittadini svizzeri. Le prestazioni complementari vengono versate solo ai residenti: non sono quindi esportabili.