Prestazione occasionale in Italia

Sono cittadino svizzero e risiedo in Svizzera. Mi è capitato di tenere una breve relazione durante un convegno svoltosi in Italia. Per il compenso pattuito di qualche centinaio di euro devo ora presentare una nota per il pagamento di questo importo.
L’ente statale italiano mi chiede tutta una serie di dati:
– codice fiscale nell’intestazione;
– se si tratta di prestazione occasionale o professionale;
– di indicare se si fa appello alla Convenzione sulla doppia imposizione Italia-Svizzera, e in caso contrario, di indicare l’importo relativo alla ritenuta d’imposta sul totale.
Cosa devo fare?

L’ente italiano vuole soprattutto evitare guai con l’agenzia delle entrate, perché se fa un versamento senza rispettare tutte le formalità a un cittadino italiano rischia di avere storie. È anche per questi bizantinismi che l’Italia ha tutti questi problemi.

L’unica possibilità per cavarsi d’impiccio è di liberare l’ente italiano dalle sue responsabilità certificando che lei è cittadino straniero domiciliato all’estero. Provi a scrivere nell’intestazione che si tratta di una „Fattura per prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto“, precisando, dove scriverà il suo nome, che lei è cittadino svizzero residente in Svizzera. E magari aggiunga, per dimostrare che non è un cittadino italiano che cerca di evadere le imposte, la fotocopia di un documento.