Rottamazione insubrica: 5 a 0 di Renzi nelle Province al voto

Gunnar Vincenzi, nuovo presidente della Provincia di Varese

La rottamazione di Matteo Renzi continua e ha raggiunto pure l’Insubria. Qui nello scorso fine settimana si sono svolte le elezioni di tutte e cinque le Province appartenenti alla Regio. Risultato: 5 a 0 a favore del centrosinistra. Mai successo. Mai, almeno negli ultimi vent’anni quando l’asse fra Lega Nord e Forza Italia, incarnato da Umberto Bossi e Silvio Berlusconi aveva lasciato le briciole agli avversari.

Qualcosa è iniziato a cambiare un paio d’anni fa quando i primi litigi fra Carroccio e Azzurri portarono alla sconfitta del centrodestra in alcune città roccaforte. L’ultima bordata è arrivata da Renzi, che ha portato il Pd a raggiungere addirittura il 40% alle ultime Elezioni europee. Un picco visto in passato soltanto dalla Democrazia cristiana. Ma lo tsunami renziano è proseguito anche nello scorso fine settimana. E’ caduta pure Varese, uno degli ultimi feudi leghisti. Qui il nuovo presidente della Provincia sarà Gunnar Vincenzi, sindaco di Cantello (paese al confine svizzero di Stabio). Stesso esito a Como con Maria Rita Livio, primo cittadino di Olgiate Comasco, altro paese vicino alla frontiera. Va detto anche che alle votazioni per l’elezione del presidente hanno partecipato solo gli eletti dei Comuni (sindaci e consiglieri) e non i cittadini e le liste presentate erano “civiche”, senza simboli politici ma ugualmente sponsorizzate da coalizioni di centrodestra e centrosinistra. E i candidati di questi ultimi erano sostenuti anche da Ncd (Nuovo centrodestra), la falange di scissionisti vicini a Comunione liberazione e ai moderati che pochi mesi fa hanno abbandonato Forza Italia per aderire al progetto di Angelino Alfano, oggi in tandem al Governo proprio con Matteo Renzi. Sono stati loro l’ago della bilancia che ha permesso di ribaltare la partita, dando vita a una svolta storica.

A Lecco, Novara e Verbania, le altre tre provincie insubriche, i forzisti-leghisti non ci hanno nemmeno provato: la candidatura a presidente è stata avanzata soltanto da un candidato, tutti maggiormente vicini all’area di centrosinistra. Si tratta rispettivamente di Flavio Poiano (sindaco di Malgrate), Matteo Besozzi (sindaco di Castelletto Ticino) e Stefano Costa (sindaco di Baceno). Morale: in Insubria il ribaltone è completo. Un fatto mai accaduto da cui consegue che nella Comunità di lavoro della Regio Insubrica, l’unico tendente a destra sarà il consigliere di Stato o ministro Norman Gobbi, della Lega dei Ticinesi, “circondato” da colleghi di un’altra area. Cosa cambierà? Tutto è in via di definizione. Si vedrà.

Nicola Antonello