Risiedere in Italia e lavorare in Svizzera come indipendenti

Siamo una coppia svizzera. Vorremmo stabilirci a vivere in Italia continuando la nostra attività lavorativa in Svizzera. La nostra intenzione è quella di vivere tre settimane al mese in Italia e una settimana al mese tornare in Svizzera a lavorare (siamo dipendenti della nostra società). Vorremmo mantenere il nostro domicilio (possediamo una casetta) e la cassa malati in Svizzera. Vorremmo acquistare una casetta in Italia, vivere dei nostri risparmi e dell’attività lavorativa stipendiata in Svizzera. Le mie domande sono: dovremo pagare delle tasse sul nostro lavoro già tassato in Svizzera anche in Italia? Se acquistiamo una casa in Italia, ci saranno delle tasse anche per quella?

Sia per l’Italia che per la Svizzera vale il principio che si è tenuti a prendere il domicilio nel paese in cui si vive per più di 183 giorni all’anno (metà dell’anno). Se vivete tre settimane al mese in Italia dovete prendere la residenza in Italia e pagare le tasse lì. In pratica, per l’Italia, sarete dei frontalieri non fiscali: dovrete dichiarare il vostro reddito svizzero, ma potrete detrarre le tasse già pagate in Svizzera (vedi: https://www.infoinsubria.com/2011/12/quante-tasse-paga-un-frontaliero-fuori-zona/)

Il domicilio svizzero diventerà la vostra residenza secondaria. Sulla casa che volete comperare in Italia dovrete pagare l’Imu (Imposta municipale unica) e altre tasse locali (p. es. la Tasi). Le aliquote sono comunque molto più basse di quelle svizzere.

Le casse malati svizzere in genere offrono la possibilità di rimanere assicurati anche se si risiede all’estero, ma è meglio chiedere. Se decidete di trascorrere in Italia più di 183 giorni all’anno dovrete chiedere la residenza in Italia e iscrivervi nell’anagrafe comunale dei residenti. L’auto andrà immatricolata in Italia, e la patente svizzera convertita.