Province insubriche al voto, il centrosinistra tenta l’en plein

Domenica 12 ottobre si voterà per rinnovare le cariche di tutte le Province di confine con la Svizzera, appartenenti alla Regio Insubrica. Quella che doveva essere una tornata elettorale apparentemente di scarso interesse, con la partecipazione al voto dei soli sindaci e consiglieri comunali, si sta rivelando come una possibile svolta epocale per le alleanze politiche nel territorio insubrico.

A Varese e Como, infatti, dove si giocano le partite più interessanti, si è incrinato il fronte del centrodestra che per un ventennio ha letteralmente dominato le elezioni di ogni livello, facendo incetta di cariche. Ora, invece, dopo lo tsunami-Renzi delle elezioni Europee della scorsa primavera, col Partito democratico salito a un incredibile 40%, anche in Insubria si è riproposto lo schema del Governo guidato dall’ex sindaco di Firenze. Il Pd è stato affiancato dal Nuovo centrodestra, la costola che recentemente si è separata da Silvio Berlusconi, sciogliendo l’esperienza del Pdl. Insomma, si potrebbe essere alla vigilia di una svolta storica con Lega Nord e Forza Italia che portano sfavorite un po’ ovunque quando invece la loro egemonia non era stata mai messa in discussione per un ventennio.

Innanzitutto il centrodestra non potrà nemmeno competere per la presidenza di 3 delle 5 province insubriche. A Lecco, Novara e Verbania si presenterà un solo candidato, tutti maggiormente vicini all’area di centrosinistra. Si tratta rispettivamente di Flavio Poiano (sindaco di Malgrate), Matteo Besozzi (sindaco di Castelletto Ticino) e Stefano Costa (sindaco di Baceno). In questi territori la competizione fra schieramenti riguarderà solo le liste presentate per l’elezione al Consiglio provinciale.

A Varese la lotta sarà fra Gunnar Vincenzi (primo cittadino di Cantello) espressione del centrosinistra più Ncd e Silvana Alberio (sindaca di Gavirate), appoggiata da Forza Italia e Lega Nord. Stesso scenario a Como con Andrea Maspero (sindaco di Pusiano per il centrodestra) contro Maria Rita Livio (sindaco di Olgiate, del centrosinistra).

L’altra novità delle candidature è che la maggior parte di esse riguarda persone provenienti da piccoli centri rispetto a quanto avveniva prima quando i partiti indicavano spesso persone di primissimo livello. La politica si sta davvero rinnovando oppure le elezioni provinciali sono snobbate dai “big” perché in “palio” non ci sono stipendi da portare a casa?

Nicola Antonello