Ponte Tresa, il parcheggio dei frontalieri sarà a pagamento

Parchimetri pronti a entrare in azione

In piazza Mercato partirà a breve l’era del parcheggio a pagamento e, come sempre avviene in questi casi, scatta la polemica. Il Comune ha infatti deciso di far pagare i 400 posti auto dell’area di sosta come segue: dal lunedì al venerdì (dalle 7 alle 19) le prime due ore saranno gratuite, poi si dovrà acquistare un ticket di 1 euro al giorno. Sabato ci sarà il mercato, mentre la domenica si posteggerà gratis. Sono possibili abbonamenti mensili a 20 euro, semestrali a 110 e annuali a 200, mentre i frontalieri residenti non dovranno pagare mai.

Le nuove regole sembrano proprio “tagliate” sui frontalieri: molti lavoratori che raggiungono il Luganese o Bellinzona, lasciano l’auto a Ponte Tresa per poi prendere il treno con partenza appena al di là del confine. Risultato: il parcheggio è perennemente pieno di vetture per tutto il giorno. Ora queste persone, se vorranno continuare ad evitare gli incolonnamenti nel Malcantone, dovranno pagare un obolo. “La regolamentazione del parcheggio – spiega il sindaco Pietro Roncoroni il cui Comune sborserà 15.000 euro per la segnaletica e i parcometri – era doverosa. In primis perché ormai si piazzavano le auto una sopra l’altra. Poi ci auguriamo che con questa mossa, il Canton Ticino ci segua nella promozione del park & ride”. L’idea è: quello che i frontalieri pagheranno a Lavena Ponte Tresa, lo risparmieranno sul treno. Per le autorità ticinesi la promozione del treno è una soluzione quasi vitale su un asse bloccato dal traffico, soprattutto legato ai frontalieri. “Vogliamo far uscire allo scoperto il Cantone – prosegue Roncoroni – sulla ferrovia. Da sempre insistiamo da soli sull’integrazione dei mezzi di trasporto: ma la diplomazia, evidentemente, non basta. Speriamo che gli svizzeri vengano a cooperare. Inoltre la tariffa è molto modesta: 1 euro al giorno è niente, soprattutto per un posto come Ponte Tresa”.

La mossa, che secondo i calcoli dovrebbe portare a incassi pari a circa 100.000 euro l’anno, guarda anche all’Italia: “Il parcheggio – aggiunge ancora Roncoroni – è diventato palesemente insufficiente. Per abbattere il traffico su gomma servirebbe una struttura multipiano finanziata anche da enti superiori. Non solo: i dati sugli abbonati ci serviranno a capire da dove vengono e quindi a pensare a nuove formule di trasporto dai Comuni attorno a Lavena Ponte Tresa. Infine i cambiamenti ci sembrano un atto di buon senso verso i nostri residenti e commercianti: ogni giorni 300 auto si piazzano al centro del paese. Si tratta di persone che vanno a lavorare all’estero. In questo momento i Comuni non possono far finta di niente: abbiamo deciso questa soluzione anche per tutelare i nostri cittadini”.

Nicola Antonello