Permesso G e lavoro all’estero

Sono un frontaliere con permesso G da due anni, con residenza in Italia. Volevo farle delle domande: io lavoro praticamente fisso in Francia e rientro in Italia ogni tanto per il week end. Secondo voi è tutto regolare?

Il permesso G è stato introdotto per regolamentare la situazione dei dipendenti residenti in uno Stato confinante che lavorano in Svizzera e che rientrano a casa giornalmente o almeno settimanalmente. Dato che lei non risiede in Svizzera, ma continua a risiede in Italia, da questo punto di vista la sua situazione non ci sembra proprio conforme, ma neanche in contraddizione, con lo spirito del permesso G. Dato che lavora in Francia, bisogna però chiedersi se lei e la ditta per cui lavora siete in regola con questo paese: in linea di massima se si lavora in un paese le tasse andrebbero pagate in questo paese. Una scappatoia, in questi casi, è data dalla possibilità del cosiddetto “lavoro distaccato“: la regolamentazione europea permette alle ditte di distaccare per un certo periodo dei propri dipendenti presso ditte estere. I dipendenti distaccati rimangono sottoposti alla legislazione fiscale e previdenziale dello Stato in cui sono stati assunti. È prevista una procedura di autorizzazione attraverso la quale il dipendente distaccato riceve un certificato di legislazione applicabile (formulario E 101) che attesta che il lavoratore è assoggettato alla legislazione dello Stato da cui proviene, e che quindi deve essere esonerato dall’applicazione della legislazione dello Stato di occupazione. Ci sono naturalmente della condizioni da rispettare: per poter valutare se la sua situazione sia in regola dovremmo avere maggior informazioni sull’attività che lei è chiamato a svolgere. Se ha dei dubbi le consigliamo di rivolgersi a un sindacato.