Anche nel Comasco tiene banco la crisi

(Immagine wikipedia)

In provincia di Como perdurano i segnali del contesto economico negativo, con quasi 800 aziende che nel 2012 hanno presentato domanda di cassa integrazione in deroga. Non mancano comunque accenni di fiducia dal mondo imprenditoriale.

Il quadro economico, come nel resto del Bel Paese, rimane preoccupante. Anche a Como non accennano a diminuire i segnali del perdurare della crisi economica in atto ormai da alcuni anni.

L’ultimo di questi viene dall’Amministrazione Provinciale lariana e dalla recente pubblicazione dell’elenco delle imprese che hanno presentato all’ente di via Borgovico domanda di cassa integrazione in deroga nel corso del 2012: quasi 800 (780 per la precisione), d’ogni tipologia, dimensione e “peso specifico”.

Si va dalle società cooperative e aziende minori a realtà inaspettate, come asili, utility e musei, a entità di un certo calibro e a volte molto conosciute quali cantieri nautici (Lillia e Cramar), ristoranti (Funicolare e Villa Olmo) e strutture esclusive (Villa d’Este e Yacht Club Como).

Uno strumento, quello della cassa integrazione in deroga, sul quale a fine anno Regione Lombardia e sigle sindacali hanno trovato l’intesa, riuscendo a garantire un fondo di 109 milioni di euro per fronteggiare la crisi occupazionale in regione.

Accordo che durerà però solo sei mesi e che dovrà quindi essere rinnovato a maggio dalla nuova giunta lombarda e che altresì, a detta dei sindacati lariani, garantisce soltanto una parte (all’incirca il 40%) dei fondi che si stima siano necessari (280 milioni in totale quest’anno contro i 240 del 2012), col rischio quindi di non riuscire a coprire nemmeno il primo semestre dell’annata…

Eppure non mancano nel mondo imprenditoriale alcuni cenni di ottimismo, col vicepresidente di Confindustria Como, Graziano Brenna, a dichiarare recentemente che, pur con le palesi difficoltà d’inizio anno, il 2013 fa intravvedere anche qualche segnale di risveglio, ipotizzato per la seconda metà dell’anno.

Pierangelo Piantanida