Miliardi di euro dimenticati sui conti pensionistici svizzeri

Chi lavora in Svizzera deve obbligatoriamente versare una quota del salario in un fondo pensionistico privato. Si tratta del cosiddetto Secondo pilastro. Quando intraprende una attività indipendente si lascia il paese, si ha il diritto di farsi rimborsare questi soldi, ma molti se ne dimenticano. Così nei conti delle casse pensione svizzeri si sono accumulati 6,3 miliardi di franchi che nessuno richiede.

Una gran parte di questi soldi appartiene a lavoratori stranieri, in maggioranza italiani, che hanno lavorato in Svizzera, e che, ignari dei loro diritti, non si sono mai preoccupati di ritirare quanto hanno versato. In media le somme accumulatesi raggiungono la cifra di Fr. 7500.- ma sembra che vi siano anche dei conti milionari. Fra il 2011 e il 2012 l’ammontare dei fondi abbandonati è aumentato di 400 milioni di franchi.

Questi soldi sono depositati presso una cassa centrale. Se i titolari dei fondi non si fanno vivi per due anni, le casse versano infatti il saldo dei conti all’Ufficio centrale del secondo pilastro a Berna. Qui rimangono fino a quando il titolare presumibilmente raggiunga l’età del pensionamento, che in Svizzera è previsto attorno ai 65 anni (64 per le donne). A questo punto vengono fatte delle ricerche. Se le persone abitano ancora in Svizzera in genere vengono rintracciate. Ma se hanno lasciato il paese senza lasciare un recapito, spesso non vengono ritrovate.

Se qualcuno ritiene di avere diritto a questi fondi, si può rivolgere direttamente alla cassa centrale (Ufficio centrale del secondo pilastro, Eigerplatz 2, Berna), oppure chiedere l’assistenza di un patronato (Inca-Cgil, Acli, Ital Uil).

Red.