Indipendente svizzero che lavora in Italia

Ho ricevuto un’offerta per un lavoro a partita IVA in uno studio a Milano. Vorrei accettare il lavoro continuando a risiedere in Ticino.
Posso accettare il lavoro dichiarando le mie entrate e pagando i contributi come se lavorassi in territorio elvetico?
In Italia un lavoratore estero senza partita IVA italiana come può fatturare?
Dovrei comunque pagare i contributi in Italia?

Se l’esecuzione di prestazioni in Italia non  supera la durata di 90 giorni si rimane sottoposti alla fiscalità e alle norme previdenziali svizzere. Una documentazione in merito andrà tenuta pronta da mostrare su richiesta agli organi di sorveglianza italiani. Dovrà inoltre dotarsi di partita IVA italiana e versarla al fisco attraverso un rappresentante fiscale.

Se invece invece le prestazioni svolte in Italia superano la durata di 90 giorni, oltre a dotarsi di una partita IVA italiana, attraverso un rappresentante fiscale e previdenziale italiano, pagare anche le tasse e i contributi sociali italiani. In entrambi i casi, visto che lei intende mantenere la residenza in Svizzera, le verrà chiesto di compilare una dichiarazione delle imposta anche in Svizzera. Il reddito tassato in Italia non verrà tassato in Svizzera, ma servirà a calcolare l’aliquota da applicare a eventuali altri redditi svizzeri.

Nel caso in cui lavoro venga svolto in Svizzera, lei fattura al cliente italiano come un artigiano svizzero con clienti italiani: a una ditta lei non fatturerà l’IVA svizzera, ma toccherà al cliente autofatturarsi quella italiana. Se il cliente è un privato, lei dovrà dotarsi di un rappresentante fiscale italiano – normalmente un commercialista – che si occuperà delle pratiche con l’Agenzia delle Entrate per il versamento dell’IVA italiana (https://www.infoinsubria.com/fatturazione-delliva-italiana-da-parte-di-un-artigiano-svizzero-che-fa-un-lavoro-in-italia/). Tasse sul reddito e contributi sociali verranno pagati in Svizzera.