Frontalieri: ristorni versati

Uno scorcio di Bellinzona, sede del governo cantonale (Youtube.com)

Il governo del Canton Ticino ha deciso oggi di procedere senza indugi al versamento dei ristorni al ministero delle finanze italiano. Un gesto, secondo l’esecutivo regionale, che vuole essere anche un contributo al dialogo ripreso recentemente fra Italia e Svizzera. Nel pomeriggio 55,5 milioni di franchi (ca. 47 Mio di euro) hanno preso la via di Roma.

A nulla sono valse le proteste della Lega che anche quest’anno avrebbe voluto bloccare i versamenti dei ristorni (2011) all’Italia. La quota parte delle imposte alla fonte pagate dai frontalieri, ha preso oggi la via di Roma. La Lega ha tentato fino all’ultimo di impedire il ristorno dei 55,5 milioni di franchi che spettano ai comuni di frontiera. Una concessione ingiusta, dicono i leghisti ticinesi, in quanto Roma non ha ancora stralciato la Svizzera dalla sua “Black list” dei paradisi fiscali. Ma tant’è! Il governo cantonale, oggi ha deciso di rispettare gli accordi stipulati nel 1974. Un atto di buona volontà, ha fatto capire l’esecutivo cantonale, voluto anche per contribuire al dialogo transfrontaliero, ripreso solo di recente. L’esecutivo ticinese ha comunque precisato che continuerà a monitorare il processo negoziale fra Roma e Berna che dovrebbe, in primo luogo, portare allo stralcio della Confederazione dalla lista nera dei paradisi fiscali. In seconda battuta ridefinire, al più presto, un nuovo accordo fiscale.

MB