Frontalieri al lavoro in aliscafo

Sessantamila frontalieri in Ticino. Molti dei quali, ogni giorno, raggiungono il posto di lavoro singolarmente, in automobile. Risultato: strade intasate mattina e sera da Chiasso a Bellinzona. Da tempo il Canton Ticino sta cercando di arginare il blocco della viabilità cantonale e, ora, arriva un piccolo aiuto via lago. Sulla sponda piemontese del Lago Maggiore per la fine dell’estate arriverà l’aliscafo per i frontalieri: due corse giornaliere tra Intra e Locarno. Il progetto si sta concretizzando e potrebbe partire, in via sperimentale, per settembre. Se ne è discusso durante un incontro tra il sindaco Silvia Marchionini e il responsabile della Navigazione Marcello Coppola, il cui ente dovrebbe accollarsi i costi, con un possibile contributo da parte del Comune di Intra.

Per ora l’ipotesi è di collocare la prima corsa intorno alle ore 6, in un orario potenzialmente interessante per chi lavora oltreconfine, mentre l’idea delle ore 16 per il ritorno appare leggermente anticipata rispetto al momento in cui la maggior parte dei frontalieri timbra l’uscita. Comunque tutto è ancora da definire. Anche perché le parti in causa vorrebbero prima ascoltare i rappresentanti dei lavoratori coinvolti per scegliere la soluzione migliore.

Novità potrebbero arrivare anche dal punto di vista turistico. Vi è infatti la possibilità di recuperare il pontile del vecchio Imbarcadero di Intra che, una volta risistemato, potrebbe ospitare una linea di collegamento fra Intra, Locarno, Luino e giungere fino ad Arona.

Nicola Antonello