Frontalieri: 200 milioni di franchi "regalati" alla cassa disoccupazione elvetica

Mentre il parlamento di Berna sta discutendo le modalità per risanare l’assicurazione disoccupazione svizzera, nessuno sembra essersi accorto che, solo quest’ anno, i frontalieri contribuiranno alla cassa per circa 200 milioni di franchi. Una somma destinata solo ai disoccupati elvetici.

Lo rileva, nella sua edizione domenicale, la NZZ. Conseguentemente agli accordi sulla libera circolazione, la Confederazione elvetica, dallo scorso giugno, non è più tenuta a versare ai paesi confinanti, i contributi che i circa 210 mila frontalieri (francesi, tedeschi, austriaci e italiani) versano ogni mese alla cassa disoccupazione. Di fatto, a causa di un vuoto legislativo, dal giugno scorso (data dell’ entrata in vigore dell’ accordo) e fino al prossimo maggio, il contributo di disoccupazione, sarà automaticamente dedotto dallo stipendio del lavoratore frontaliero ma i proventi serviranno a rimpolpare unicamente l’assicurazione svizzera. Il segretariato di stato per l’economia, (SECO) ha stimato in 200 milioni la somma complessiva che i frontalieri verseranno, durante questi 12 mesi, senza averne nessun utile. Da maggio 2010 le cose cambieranno ma a perderci saranno ancora i frontalieri

Le nuove regole

Dal maggio prossimo, infatti, entrerà in vigore una nuova regolamentazione, la quale prevede che la cassa svizzera verserà al frontaliero straniero -nel caso rimanga disoccupato- un contributo durante unicamente i primi tre mesi di inattività. Per coloro i quali avranno lavorato almeno 12 mesi nella Confederazione, il contributo sarà assicurato per cinque mesi. Oltre questo termine, l’assicurazione svizzera non è più tenuta a versare nulla. Sempre secondo i calcoli del SECO, nella cassa dell’assicurazione svizzera rimarranno a disposizione dei disoccupati elvetici -anche con le nuove regole- almeno 100 milioni di franchi l’anno.

Considerando che i frontalieri italiani in Ticino sono circa 45 mila, il loro contributo “a fondo perso” dal giugno 2009 a maggio 2010 sarà complessivamente di circa 50 milioni. Da maggio 2010 la cifra si stabilizzerà a 25 milioni l’anno.