Dumping salariale alla Gucci di Camorino

La sede logistica della Luxury Goods di Camorino

La Luxury Good di Camorino, piattaforma logistica della multinazionale francese del lusso Kering, pratica il dumping salariale. Per 13 mensilità i salari variano tra i 2700 e 2300 lordi al mese: lo denuncia il portale del sindacato Unia contro il dumping salariale denunciamoli.ch.

Il centro logistico di Sant’Antonino, inaugurato il 18 giugno scorso, è stato presentato come uno dei più grandi, moderni ed ecologici centri logistici europei. La società si occupa dell’imballaggio e la riesportazione internazionale degli articoli di pelletteria, abbigliamento, profumeria, accessori vari dei marchi Gucci, soprattutto, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Stella McCartney e Balenciaga.

Dalle sedi di Bioggio, Stabio e Sant’Antonino, i prodotti dei marchi citati sono imballati e spediti in tutto il mondo ai vari punti vendita. Dietro la logistica del lusso – afferma il portale denunciamoli.ch – si cela però un mondo del lavoro imperniato sullo sfruttamento più duro. Il tutto gestito grazie a un controllo “poliziesco” delle maestranze impiegate, che naturalmente sono in grande maggioranza frontalieri. Ecco le denunce nel dettaglio:

“Nel contratto di assunzione figura che il 70% è spalmato «secondo il piano di lavoro stabilito dalla Direzione». Nel “regime Luxury Good” ciò significa una sola cosa: massima flessibilità e disponibilità. Esageriamo? No. La società si permette di comunicare, via sms, entro le 21.00 di sera se il giorno successivo l’operaio dovrà lavorare, come anche l’orario d’inizio e la sede (una delle tre). Le fotografie degli sms spediti a un operaio dimostrano come questa pratica sia reale, ripetitiva e, dunque, sistematica.

Prassi confermata da tutti i lavoratori con i quali abbiamo potuto discutere. Non siete ancora convinti? Sono nostre esagerazioni? Nel regolamento stipulato dalla Luxury Good Logistics (L.G.L) e l’agenzia interinale WS Work Services è detto esplicitamente che «giornalmente gli orari lavorativi potranno subire delle modifiche secondo i piani lavorativi stabiliti da LGL. Ogni sera, entro le 21, riceverete un SMS sul vostro cellulare con gli orari d’ingresso; in caso di problemi a recarsi al lavoro rispondere solo via messaggio, sarete contattati da un consulente in caso di comunicazioni importanti.

Disponibilità e massima flessibilità per tutte le sedi di Stabio, Novazzano, Bioggio, Agno, Balerna, Vedeggio, San Martino e in futuro S. Antonino». Ad aggravare il tutto, l’azienda ha fissato ben 11 tipi di orario per il lavoro in azienda! Sono le 20.30 di sera. Domani lavoro? A che ora inizio? Alle 6.00 (orario 1), alle 6.30 (orario 2), alle 7.00 (orario 3), alle 8.00 (orario 4), alle 9.00 (orario 5), alle 10.00 (arario 6), alle 11.00 (orario 7), alle 12.00 (orario 8), alle 13.00 (orario 9), alle 14.00 (orario 10), alle 15.00 (orario 11).

A queste condizioni, è facilmente comprensibile come la maggioranza della forza lavoro usata dal gruppo Luxury Good sia giovane, senza incombenze famigliari. In maniera più generale, la regola è che il personale sia a totale disposizione del gruppo, senza concessioni per la vita privata e famigliare.

C’è chi sta paggio. I lavoratori interinali impiegati dalla Luxury Good…

Se già i lavoratori fissi sono “flessibilizzati” a pieno regime, quelli interinali sono alla completa mercé della direzione del gruppo Luxury Good.

Nel “regolamento” citato più sopra, Luxury Good esplicita all’agenzia interinale WS Work Services che il «primo giorno [è] considerato di formazione: i dipendenti riceveranno una formazione sulle procedure di sicurezza, badge da restituire alla fine del turno lavorativo e chiavetta per macchina caffè». Decifrando il codice, ciò significa che l’interinale deve lavorare gratuitamente il primo giorno, perché di formazione! Un’altra esagerazione? Nel contratto di lavoro (cfr. doc 5) della WS Work Service si legge infatti che «la prima giornata in azienda è dedicata all’attività formativa e valutativa della candidato/a, la medesima non è retribuita». È evidente che l’agenzia interinale scarica sul lavoratore l’obbligo imposto dal committente, ossia il gruppo Luxury Good, il quale si permette di introdurre anche il lavoro gratuito! Se il candidato/a non si rivela essere all’altezza, è scartato senza neppure essere pagato!

Anche per gli interinali, il grado d’impiego del 100% è una chimera. Anche il 70%. Infatti, sembra essere prassi comune quella di stipulare dei contratti per un grado d’impiego del 30% calcolato su una settimana di 40 ore, per un salario di 19,20 franchi lordi. La finalità di questa tipologia di contratti – grado di occupazione basso – risiede nel disporre a proprio piacimento di una forza lavoro predisposta a seguire in maniera precisa i picchi della produzione, garantendo, invece, un minimo di ore da lavorare quando i bisogni produttivi ridiscendono.

Le ore da contratto devono essere, per legge, retribuite, indipendentemente se vi sia lavoro oppure no. Si chiama rischio aziendale. Il gruppo Luxury Good, con i contratti al 30%, riduce fortemente questo rischio, per non dire che lo annulla. Non contenta di assicurare solo 48 ore al mese all’interinale, la società, in alcuni casi, non rispetta neppure tale obbligo legale, impiegando e remunerando il lavoratore in questione, per esempio, per sole 24,8 ore mensili. All’inverso, quando la produzione lo richiede, la società carica il lavoratore con 180 ore di lavoro mensili, pagate normalmente in quanto il lavoro straordinario inizia sopra le 200 ore. Ciò significa massima disponibilità, massima flessibilità e massima redditività. E massimo sfruttamento. Naturalmente, anche per gli interinali valgono le convocazioni via sms spedite la sera per il giorno dopo…

Non soddisfatto, il gruppo Luxury Good ha affinato il sistema per estrarre – sì, proprio come gli agrumi! – dagli interinali il massimo grado di produttività. In certi giorni, la società convoca un numero di interinali, diciamo 50, di cui solo 30 saranno mantenuti in loco. I 50 interinali sono messi al lavoro. Grazie a un sistema di controllo elettronico, la ditta è in misura di calcolare in tempo reale la produttività di ogni interinale, per esempio misurando il numero di pacchi confezionati. Dopo un’ora su un tabellone gigante è stilata la graduatoria della produttività di tutti i 50 interinali.

Gli ultimi sono 10 sono rispediti a casa. Dopo un’altra ora di lavoro, ecco un’altra classifica dei 40 interinali rimasti. Gli ultimi 10 sono anch’essi rinviati al proprio domicilio. In questo modo, Luxury Good ha selezionato dal mazzo i “migliori” 30 lavoratori interinali, selezionati in base alle loro capacità produttive. Non crediamo che sia difficile immaginare cosa significhi per gli interinali implicati questo sistema che ricorda i giochi dei gladiatori al Colosseo: dei tanti rimangono solo i migliori, i più deboli essendo stati eliminati.

Meno metaforicamente, Luxury Good ha portato all’esasperazione la messa in concorrenza dei lavoratori, nell’obiettivo di ottenere la massima redditività. Non ci sono limiti alla ricerca del tasso di sfruttamento più elevato, condizione per realizzare profitti all’altezza delle aspettative dell’azionariato.”

Red./denunciamoli.ch