Disoccupazione: frontalieri discriminati

Lavoratore su un cantiere (foto Infoinsubria)

La Commissione lavoro pubblico e privato della Camera ha iniziato a Roma l’esame delle proposte per definire le misure da prendere per ovviare alle discriminazioni di cui sono vittime i frontalieri che rimangono disoccupati.

Rispetto ai cittadini italiani e di altre nazionalità occupati e residenti in Svizzera i frontalieri sono doppiamente penalizzati. Chi risiede e lavora in Svizzera per un periodo minimo di contribuzione di 18 mesi percepisce infatti, in caso di disoccupazione, una indennità di disoccupazione pari al 70 o 80 per cento del salario assicurato, per una durata rispettivamente di 400 giornate lavorative fino all’età di 55 anni, e di 520 giornate lavorative.

I residenti possono inoltre contare, in caso di disoccupazione, sulle misure formazione e ricollocamento per aiutarli a rientrare nel mondo del lavoro.

I frontalieri disoccupati invece ricevono dal fondo “Gestione trattamenti disoccupazione frontalieri” dell’Istituto nazionale italiano previdenza sociale (INPS) una indennità che raggiunge al massimo il 50% del salario lordo medio annuo dell’ultimo anno, per un periodo massimo di 360 giorni.

Per modificare questo stato di cose i deputati Franco Narducci (PD), Nicola Molteni (Lega Nord) e Luca Volonté (UdC) hanno presentato proposte di legge ora all’esame della Commissione. Secondo Franco Narducci la legge che disciplina il trattamento della disoccupazione dei frontalieri italiani in Svizzera dovrebbe innanzitutto garantire che il patrimonio del fondo INPS venga utilizzato esclusivamente per il pagamento dei trattamenti di disoccupazione ai lavoratori frontalieri italiani in Svizzera.

Narducci chiede inoltre che il periodo di trattamento di disoccupazione sia elevato a 18 mesi per i frontalieri di età compresa tra cinquanta e cinquantacinque anni e 24 mesi per coloro che hanno un’età pari o superiore a cinquantasei anni e che il lavoratore frontaliere avente diritto al trattamento di disoccupazione venga inserito d’ufficio  nelle liste di mobilità.

Secondo Narducci i periodi di malattia e di infortunio eventualmente presenti nei due anni precedenti lo stato di disoccupazione devono inoltre concorrere a soddisfare i requisiti per poter usufruire dei contributi.

In considerazione dell’aumento della disoccupazione che si registra nel mercato del lavoro svizzero il deputato del PD, eletto in Svizzera nelle liste degli italiani all’estero, ha chiesto di accelerare l’iter di approvazione della legge che dovrebbe garantire una migliore copertura ai lavoratori frontalieri, in particolare agli over cinquanta che incontrano maggiori difficoltà nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.

Red./Comunicato