Comune non frontaliero nella fascia dei 20 km

Abito a Lentate sul Seveso, comune non inserito nella lista dei comuni di frontiera. A tutti gli effetti il comune dista meno di 20 km dal confine come si può dedurre dal fatto che gode dei benefici dello sconto benzina della regione Lombardia. Visto che il criterio sempre citato dalla Agenzia delle Entrate (nello specifico lo recupero da una risposta ad un interpello su argomento simile) recita: “la nozione di frontaliero riguardi solo i lavoratori che quotidianamente si recano dalla propria residenza, sita in un Comune prossimo al confine, nell’ambito della fascia di 20 km dallo stesso, in uno dei suddetti Cantoni confinanti con l’Italia.” vorrei conoscere il vostro parere sulla possibilità (ed eventualmente in che modo affrontare la questione) di far riconoscere anche ai frontalieri di Lentate l’esenzione dalla dichiarazione dei redditi conseguiti in Svizzera.

La definizione della zona dei 20 chilometri è ormai entrata nell’uso, ma in questi termini non viene menzionata in nessun accordo ufficiale. Per quel che riguarda i frontalieri che lavorano in Ticino fa stato l’elenco dei Comuni frontalieri a cui viene riversata una parte dell’imposta alla fonte prelevata in Svizzera (clicca), e i cui residenti che lavorano in Svizzera come dipendenti non dichiarano il reddito in Italia. Per qualche ragione, Lentate non è incluso nella lista.  Se Lentate ha molti frontalieri, sarebbe nell’interesse del Comune attivarsi affinché Roma lo inserisca nell’elenco, facendo beneficiare anche i frontalieri di Lentate dell’esenzione dalla dichiarazione dei redditi. Come stanno le cose ora non riteniamo che i residenti di Lentate che lavorano in Ticino possono considerarsi frontalieri fiscali.  Anche se fra Italia e Svizzera non vengono scambiate informazioni anagrafiche sui frontalieri,  riteniamo che in caso di accertamento l’Agenzia delle entrate non riconoscerebbe ai frontalieri fiscali l’esenzione dalla dicharazione dei redditi realizzati in Svizzera.