Auto aziendali svizzere in Italia

Ha trovato una soluzione il problema delle auto aziendali svizzere che si recano in Italia per ragioni di lavoro. Le autorità dei due paesi hanno trovato un accordo che permetterà in futuro l’attraversamento della frontiera con l’Italia senza temere fastidiose conseguenze.

Più volte in passato diverse imprese ticinesi sono state confrontate ai valichi di frontiera con l’Italia al sequestro temporaneo da parte italiana di veicoli aziendali guidati da personale delle imprese medesime, in transito per ragioni professionali, non in possesso della documentazione richiesta dagli Uffici doganali italiani competenti a livello territoriale.

La questione concerne sia i lavoratori frontalieri in possesso di un permesso G (cittadini UE residenti in Italia), sia i cittadini svizzeri residenti in Italia e dipendenti di un’impresa sita sul territorio svizzero che utilizzano un’auto aziendale. Il fermo delle vetture aziendali in dogana ha comportato in più occasioni oneri amministrativi e finanziari a carico delle imprese ticinesi, oltre ad un’importante perdita di tempo destinata al dissequestro delle vetture.

Finora per il transito alle dogane italiane con le vetture aziendali non era sufficiente una normale delega dell’impresa, bensì doveva essere richiesta un’autorizzazione doganale al transito all’Ufficio delle dogane di ogni singola provincia di riferimento. Questa autorizzazione concerne sia la persona che conduce la vettura aziendale nel momento del passaggio alla dogana sia il parco veicoli aziendali utilizzato anche a questo scopo.

A partire dal 15 gennaio 2011, per il rilascio delle autorizzazioni di transito, verrà utilizzata una nuova procedura standardizzata e semplificata. All’Ufficio doganale italiano la persona che utilizza il veicolo aziendale dovrà presentare un’istanza autocertificata dove si dichiari che è dipendente dell’azienda svizzera, è in possesso del permesso di lavoro e/o titolare di un contratto di lavoro stipulato con l’azienda svizzera in cui è prevista l’utilizzazione di veicoli aziendali, e non ha precedenti penali e amministrativi in campo doganale e fiscale.

L’autorizzazione rilasciata da un Ufficio delle Dogane sarà considerata valida per tutti i valichi italo-svizzeri della Regione Lombardia, del Piemonte e della Val d’Aosta, seppur posti sotto la competenza territoriale dei distinti Uffici doganali.

 

Red./Comunicati Ass. economiche ticinesi/Agenzia delle dogane