Aumento del moltiplicatore per i frontalieri? Ecco come evitarlo

Si rivela irta di ostacoli la lotta intrapresa dal mondo politico ticinese per scoraggiare i non dimoranti in Svizzera a lavorare nel cantone. Come evidenzia un articolo del quotidiano La Regione, per evitare l’aumento delle imposte alla fonte, ai frontalieri basterà chiedere di passare all’imposizione ordinaria. In questo modo i frontalieri potranno approfittare di numerose deduzioni, e probabilmente evitare l’aumento delle imposte.

Questa possibilità è prevista da una sentenza del Tribunale federale, che nel 2010, ha accettato il ricorso di un frontaliere svizzero (un cittadino svizzero abitante in Francia e impiegato in Svizzera) che riteneva discriminatorie le deduzioni forfettarie applicate per calcolare l’aliquota dell’imposta alla fonte. Il Tribunale federale ha statuito che chi guadagna più del 90% del proprio reddito in Svizzera può chiedere di compilare una dichiarazione ordinaria, e quindi far valere tutta una serie di deduzioni, per i figli a carico, per i costi di trasporto da e per il luogo di lavoro, per la doppia economia domestica, ecc.

Gli effetti sperati – rendere meno interessante lavorare in Ticino, aumentare le entrate del cantone – potrebbero quindi rivelarsi effimeri. Al di là del fatto che l’applicabilità del provvedimento adottato dal parlamento ticinese va ancora verificata. Non è infatti detto che in caso di contestazione il Tribunale federale consideri discriminatorio anche il fatto di applicare il moltiplicatore del 100% a tutti i frontalieri e residenti.

Red.