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Ticinesi, assalto a comprare le vacanze in Italia

13 agosto 2015 – 14:29Nessun Commento

Nonostante i rapporti un po’ tesi sul fronte del lavoro e della politica, da sempre l’Italia è la principale meta delle vacanze degli svizzeri. Sole, ottimo cibo e prezzi convenienti. Quest’anno, a quanto pare, la tendenza sembrerebbe essersi ulteriormente consolidata, per la gioia degli operatori turistici tricolori.

D’altronde già gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica parlano chiaro: su un totale di 20,3 milioni di viaggi intrapresi dagli svizzeri in un arco di dodici mesi, ben 12,9 milioni portano verso destinazioni estere. Italia, Grecia, Francia, Spagna e Turchia sono le destinazioni favorite, dove i turisti hanno a disposizione un pacchetto servizi che in Svizzera non potrebbero ottenere a prezzi competitivi, non per ultimo a causa del franco svizzero forte. E lo confermano pure gli operatori varesini del settore, come Massimo Colombo, recentemente premiato come titolare di una delle tre agenzie in Italia che vendono il maggior numero di viaggi per BluVacanze e Going. Nella sua azienda gli svizzeri rappresentano il 10% dell’intera clientela, nonostante la popolazione ticinese sia un numero decisamente inferiore rispetto ai vicini di casa italiani:

“E dall’anno scorso – dice Colombo – c’è stato un incremento quantificabile fra il 5 e il 10%. Un po’ stupisce anche noi perché, alla fine, prenotare qui non costa molto meno perché il tour operator è lo stesso. Evidentemente sono già al Centro commerciale Belforte per la spesa alimentare e decidono di fermarsi anche da noi”. Altro aspetto “Gli svizzeri vogliono a tutti i costi il tour operator italiano e quindi si rivolgono a un’agenzia tricolore per avere un filo diretto con villaggio italiano e la partenza da Malpensa”. Già perché da Agno, l’aeroporto di Lugano, i viaggi verso il mare sono praticamente inesistenti e l’alternativa Zurigo dista troppo. “Le mete più gettonate – afferma ancora Colombo – sono la Sardegna e la Puglia, mentre all’estero ai primi posti del 2015 ci sono la Grecia e la Spagna”.

Se i rossocrociati invadono le agenzie viaggio vicine al confine, vi è anche un fenomeno silenzioso, ma confermato anche da operatori che preferiscono rimanere anonimi: quello dei frontalieri dei viaggi in contanti. Italiani con tanti euro liquidi che vogliono “versarli” fra Chiasso, Mendrisio e Lugano. Se nel Bel Paese, infatti, il limite per il pagamento in contanti è fissato a 1.000 euro, oltre Gaggiolo non ci sono problemi. Il cash è ben accetto, soprattutto se tanto. E così, andando in un hotel a cinque stelle, si può anche ripulire denaro potenzialmente scottante. E volare verso una vacanza da sogno. Anche se, prima o poi, al check-in potrebbe materializzarsi la Guardia di Finanza.

Nicola Antonello

 

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