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Luigi Cortile, il Maresciallo “Schindler” del valico di Clivio-Ligornetto

10 aprile 2015 – 14:34Nessun Commento

“E’ vero, violò delle norme vigenti, ma difese la democrazia e la libertà”. Anche il Gen. C.A. Saverio Capolupo, Comandante Generale della Guardia di Finanza, ha voluto elogiare e ricordare l’inedita quanto drammatica scelta che si pose davanti al Maresciallo Luigi Cortile. Seguire le norme in vigore, fra cui le leggi razziali fasciste, oppure consentire la fuga in Svizzera (e quindi la salvezza) a centinaia di ebrei e perseguitati dal fascismo. Il coraggioso ufficiale della Guardia di finanza decise di disobbedire: salvò uomini, donne e bambini, sacrificando se stesso.

Stamattina (venerdì 10 aprile) questo gesto è stato commemorato con l’intitolazione di una piazza al maresciallo Luigi Cortile, proprio nel luogo (il valico Bellavista di Clivio-Ligornetto) da dove fuggirono i cittadini perseguitati dal regime di Mussolini. E a testimoniare la grandezza dell’evento fra le centinaia di militari presenti vi era anche il Comandante Generale: “Il Maresciallo Cortile – ha detto Saverio Capolupo (nella foto col sindaco di Clivio Ida Petrillo) – si sarebbe offeso ad essere definito come un eroe, ma lui ha compiuto qualcosa di enorme per la libertà, la convivenza e la solidarietà sociali: valori oggi spesso dimenticati”. Valori che verranno ricordati attraverso uno stele commemorativa in cui viene riassunta la storia del Maresciallo martire, catturato l’11 agosto 1944 proprio a Clivio e poi segregato a Varese, torturato al carcere di San Vittore di Milano, internato a Bolzano, deportato in Austria e passato per un camino del lager di Mauthausen/Melk il 9 gennaio 1945.

La sua storia verrà ricordata anche attraverso il libro presentato sempre stamani ed edito dal Museo Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza, scritto dal Capitano Gerardo Severino: il volume ha per titolo “Luigi Cortile. Il Buon Doganiere di Clivio. Storia dell’eroico Maresciallo della Guardia di Finanza che salvò centinaia di ebrei e perseguitati (Nola/Piazzolla, 1898 – Mauthausen/Melk, 1945”. Di certo sarà un testo da consigliare ai tanti bambini presenti col tricolore in mano, a rappresentare la folta presenza della comunità di Clivio, guidata dal sindaco Ida Petrillo. Con lei decine le autorità civili e militari fra cui il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Vitale e il prefetto Giorgio Zanzi. Quest’ultimo prima delle note de “Il Signore delle Cime” intonato dal coro Stella Alpina, ha ricordato come “il Maresciallo Cortile sia stato un esempio per come vivere da persone e uomini dello Stato”. Con la schiena dritta, il coraggio, il senso di fratellanza verso i più deboli e gli oppressi. Anche a costo di sacrificare la vita.

Nicola Antonello

 

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