Svizzera risiedente in Italia fermata per truffa alle assicurazioni sociali
Incassava prestazioni sociali in Svizzera, ma risiedeva in Italia una cittadina svizzera di 51 anni arrestata dalle Guardie di confine mentre entrava in territorio svizzero. La donna sarà chiamata a rispondere di truffa e falsità in documenti.
Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale ticinese comunicano che nella mattinata di lunedì 16.03.2015, in entrata sul territorio elvetico, le Guardie di confine hanno fermato una donna, una cittadina svizzera di 51 anni, colpita da un mandato di cattura.
La donna è accusata del reato di truffa per mestiere subordinatamente truffa e falsità in documenti per aver beneficiato, nel corso degli ultimi dieci anni, di diverse prestazioni sociali per un ammontare di alcune centinaia di migliaia di franchi. Questo sebbene non risiedesse più da tempo in Svizzera, bensì in Italia, ove deteneva il centro dei suoi interessi.
Interrogati e denunciati (per correità subordinatamente complicità negli stessi reati) anche due parenti della donna, cittadini svizzeri di 55 e 56 anni, che l’hanno aiutata nelle pratiche amministrative necessarie per ottenere le prestazioni sociali. I tre imputati hanno ammesso nella sostanza i fatti e, dopo le audizioni, sono stati rilasciati. L’inchiesta è condotta dal Sostituto Procuratore Generale Andrea Pagani.
Red./Comunicato
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