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2015: tutte le novità per i frontalieri

1 gennaio 2015 – 11:533 Commenti

Il nuovo anno porta diverse novità per i frontalieri. Il sito del sindacato OCST presenta una sintesi da cui riprendiamo alcuni elementi. Fra le buone notizie l’aumento, dal 2015, a 7500 euro della franchigia deducibile dai frontalieri fuori fascia dal reddito conseguito in Svizzera. Questo bonus permetterà ai frontalieri tenuti a dichiare il reddito in Italia di ridurre l’Irpef dovuta al fisco italiano.

Rincara invece l’imposta alla fonte svizzera. Dal 1. gennaio 2015 scatterà il rincaro delle aliquote dovuto al provvedimento approvato dal Gran Consiglio, che nel mese scorso, che ha elevato al 100% il moltiplicatore comunale, ovvero una delle tre componenti che costituiscono l’imposta alla fonte versata dal lavoratore. L’aumento complessivo non sarà particolarmente rilevante (nei casi dei redditi più bassi potrà persino risultare nullo).

Questi gli esempi calcolati dall’OCST:

- Lavoratore celibe, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 7,1% (ovvero 3’692 franchi) ad un’aliquota del 7,9% (ovvero 4’108 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge a carico e senza figli, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 2,7% (1’404 franchi) ad un’aliquota del 3% (ovvero 1’560 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge che lavora e con un figlio, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 1,8% (936 franchi) ad un’aliquota del 2,1% (1’092 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge a carico e due figli, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: permane l’aliquota dello 0%.

Il rincaro si applicherà unicamente ai detentori di permesso G con rientro giornaliero; saranno dunque esclusi i permessi G con rientro settimanale e i permessi B. Sui prossimi numeri de «il Lavoro» saranno disponibili le nuove tabelle delle imposte alla fonte; ogni lavoratore potrà così verificare l’entità del proprio rincaro.

Possibilità di dedurre le spese professionali dalla dichiarazione svizzera

Il governo svizzero ha annunciato l’intenzione di adeguare la legislazione fiscale alle sentenze del tribunale federale, che attestano anche ai frontalieri la possibilità di dedurre le spese professionali (viaggi, pasti, ecc.). Attualmente, nel calcolo dell’imposta alla fonte, queste spese vengono considerate con un forfait. Molti frontalieri hanno preso d’assalto i centralini dell’OCST chiedendo istruzioni e vedendo in questa pratica una manna dal cielo. In proposito l’OCST chiarisce che:

- Potranno ricorrere a questa soluzione unicamente quei frontalieri che producono almeno il 90% del reddito famigliare in Svizzera. In sostanza il salario del frontaliere dovrà costituire l’unica entrata di cui gode la famiglia (a meno che il reddito del coniuge non sia inferiore ad un decimo del proprio salario).

- Nel reddito famigliare non rientrano solo i salari ma anche le altre entrate (affitti, investimenti, ecc.). Soprattutto va tenuto conto che verrà considerato anche il valore locativo degli immobili di proprietà. Il valore locativo è dato dalla cifra ipotetica che si riceverebbe se si desse in affitto l’immobile, compresa la prima casa d’abitazione (un semplice bilocale avrebbe dunque un valore locativo di almeno 600 franchi al mese). È quindi pertanto quasi impossibile che un frontaliere proprietario anche solo di una casa possa beneficiare del diritto concesso dalla nuova legge.

- A conti fatti potranno dunque ricorrere a questa possibilità unicamente quei frontalieri senza proprietà immobiliari e senza altri redditi in famiglia. Eppure anche per questi soggetti non è detto che converrà effettuare la dichiarazione dei redditi in Svizzera. Il motivo è molto semplice: le imposte alla fonte pagate dai frontalieri sono già calcolate sulla base di detrazioni fiscali standard. Bisognerà dunque verificare se le proprie spese di vita (che peraltro andranno faticosamente dimostrate) saranno superiori o meno delle detrazioni fiscali standard.

Red./OCST

 

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3 Commenti »

  • Massimo Mariani scrive:

    Mi è stato appena comunicato dal mio datore di lavoro canton grigione che dal 1 gennaio 2015 gli assegni familiari non saranno più pagati mensilmente ma in un unica soluzione all’anno ma è regolare ?

  • infoinsubria scrive:

    @ Massimo: i regolamenti dicono che “di regola” gli assegni familiari vengono versati assieme al salario, quindi mensilmente. Forse val la pena segnalare la cosa a un sindacato.

  • Alessio scrive:

    salve,
    nel caso mi trasferissi a lugano prendendo residenza li, potrei comunque richiedere gli assegni familiari anche se moglie e figli rimanessero a roma?

    leggendo qui
    http://www.bsv.admin.ch/themen/zulagen/00059/02246/?lang=it#sprungmarke2_2

    mi pare di capire di si

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