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Sono solo due le università private autorizzate dalle autorità ad usare la denominazione università. Si tratta della Facoltà di Teologia di Lugano e della Franklin University Switzerland di Sorengo, entrambe accreditate presso la Conferenza universitaria svizzera (CUS). Lo comunica il governo ticinese, annunciando la pubblicazione dell’elenco delle università residenti sul territorio.

In previsione dell’entrata in vigore della nuova Legge federale sul settore universitario svizzero, il Cantone Ticino ha voluto adeguare la propria legislazione rivedendo la legislazione in materia. Il nuovo articolo della legge cantonale prevede che solo istituti riconosciuti dalle leggi federali o accreditati dall’ente federale preposto possano usare le denominazioni protette.

In questo senso si è voluto fare una volta per tutte chiarezza, riservando la possibilità di utilizzare termini quali università, accademia, ateneo, politecnico e altri termini derivati e affini unicamente agli istituti accreditati ed a quelli che hanno iniziato la procedura di accreditamento ottenendo l’entrata in materia. L’obiettivo dichiarato è di contrastare in modo efficace il proliferare di sedicenti istituti universitari, o meglio di quegli enti che fino ad ora hanno vantato offerte formative di livello universitario, distribuendo titoli senza però fornire sufficienti garanzie di qualità.

La legge cantonale obbliga l’autorità a pubblicare un elenco delle università residenti sul territorio del Cantone che dispongono di un accreditamento istituzionale. Allo stato attuale, escludendo le università pubbliche riconosciute in base alle leggi federali e alla legge cantonale citata, unicamente due enti universitari privati hanno ricevuto l’autorizzazione cantonale alla denominazione. Si tratta della Facoltà di Teologia di Lugano, accreditata dalla Conferenza universitaria Svizzera (CUS) in data 26 giugno 2013, e della Franklin University Switzerland di Sorengo, anch’essa accreditata dalla CUS in data18 aprile 2013.

Agli altri enti che pubblicizzano formazione universitaria sul territorio ticinese senza suddetta autorizzazione, l’autorità cantonale ha intimato di adeguarsi alla legge per evitare le sanzioni previste.

Red./Comunicato

 

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