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Tossicodipendenze: in Italia aumentano il consumo della canapa e le ludopatie

15 settembre 2014 – 16:16Nessun Commento

Le "macchinette"

Un giovane su quattro fuma canapa in Italia, e la tendenza è in aumento: la percenetuale degli studenti di 15-19 anni che fuma spinelli è aumentata dal 21.56% al 23,46%. Cala il consumo di cocaina, mentre sono stabili stimolanti e allucinogeni. Preoccupano i dati sul gioco d’azzardo: le persone che si curano per gioco patologico sono ormai 6800.

Questi dati figurano nella Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze. L’indagine rivela che la concentrazione di cannabis nelle acque reflue è aumentata, mentre è diminuita dello 0,75% quella di cocaina. Dal 2011 il Parlamento ha affidato all’Istituto Mario Negri di Milano i prelievi e l’analisi delle acque di scarico in 17 città su tutto il territorio nazionale, per la misura delle concentrazioni di residui di sostanze stupefacenti.

Le persone che si curano per gioco patologico sono in aumento. Nel 2012 erano 5.800, nel 2013 sono diventate 6.800. L’83,2% dei giocatori sono maschi. Secondo l’associazione dei consumatori Codacons l’abnorme incremento dei cittadini in cura per patologie legate al gioco è da attribuire alle colpe dello Stato Italiano “biscazziere”, che si arricchisce grazie alle tasse nel settore del gioco e fa poco e niente per limitare l’insorgere delle dipendenze.

“La situazione sul fronte della lotta alle ludopatie è peggiorata negli ultimi mesi, registrando una battuta d’arresto da quando il premier Matteo Renzi ha preso in mano le deleghe per le dipendenze – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il lavoro dell’Osservatorio contro le dipendenze da gioco è fermo, e il Piano d’Azione Nazionale regolarmente approvato risulta ancora irrealizzato”.

Tutti i soggetti che hanno sviluppato forme di dipendenza da gioco possono chiedere i danni allo Stato, citando in giudizio i Monopoli di Stato e la Presidenza del Consiglio per responsabilità diretta ai sensi dell’art. 28 della Costituzione Italiana.

In tal senso il Codacons – che ricorda come in Italia i costi sociali legati al gioco d’azzardo e alle dipendenze da gioco sfiorino quota 7 miliardi di euro – sta studiando la fattibilità di un’azione collettiva finalizzata a far ottenere ai malati di gioco il giusto risarcimento danni.

Red./Comunicato

 

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