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Aziende in fuga in Svizzera: la Lombardia prova a bloccare l’esodo con le Zes

10 luglio 2014 – 12:25Nessun Commento

Evitare che imprenditori e artigiani, richiamati da una burocrazia snella e da un regime fiscale vantaggioso della vicina Svizzera, spostino fabbriche e attività produttive. E’ questo l’obiettivo delle Zone economiche speciali (Zes) della Lombardia che hanno avuto il via libera del Consiglio regionale. Le Zes nascono sul modello della carta sconto benzina e riguarderanno il 65% dei Comuni delle Province di Varese, Como e Sondrio, pari al 15% di tutti i Comuni lombardi con un’incidenza del 10% per quanto riguarda la stima delle entrate tributarie.

Per le imprese che rientrano nelle Zes si prevedono incentivi alla realizzazione degli investimenti iniziali, agevolazioni fiscali sulle imposte dei redditi (esenzione/riduzione di Irpef e Ires) o imposte locali sulla proprietà, esenzione Iva e imposte doganali sulle attività import-export e, infine, riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni.

Per quanto riguarda l’agevolazione Irap per le imprese esistenti sarebbe pari a 400 milioni l’anno. Mentre sull’Iva si stima un taglio di circa 625 milioni di euro l’anno. Le imprese beneficiarie dovranno rimanere all’interno delle Zes per almeno 5 anni, il personale assunto dovrà essere assunto per il 90% almeno tra i soggetti che ai fini delle imposte sui redditi e anagrafici sono considerati residenti in Regione Lombardia e il cumulo delle agevolazioni non potrà superare il 40% del fatturato di ciascun esercizio. “Si tratta di misure – ha affermato Roberto Maroni, presidente della Regione – che favoriscono le imprese che si trovano vicino alle aree di confine e che sono penalizzate dal fatto che oltre la dogana, per tanti motivi, ci sono condizioni più favorevoli al tessuto produttivo. Un’altra iniziativa utile a sostegno della vocazione industriale della Lombardia”.

Essendo una proposta di legge che dovrà essere confermata dal Parlamento nazionale, è stata studiata su “precisi criteri, per evitare che estendendo troppo l’area o disegnando una zona poco omogenea, qualcuno in Parlamento possa bocciarla. E’ un rischio che esiste e noi lo vogliamo scongiurare”. Maroni anche precisato, che l’attuale proposta di istituzione di una Zes sui confini dell’area dove vige lo sconto benzina, “è solo un punto di partenza. La mia ambizione – ha detto – è di estendere la Zes a tutta la regione, perché tutta la Lombardia deve diventare una Zona a economia speciale, anzi, una Regione a Statuto speciale. E’ un processo, l’importante è che venga affermato il principio e che si lasci alla Regione la possibilità di estendere progressivamente i confini della Zes. Mi auguro – ha concluso – che il Parlamento dia il suo via libera a questa legge il prima possibile”. Basterà a bloccare la fuga degli imprenditori e artigiani lombardi verso la Svizzera?

Nicola Antonello

 

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