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Permessi di lavoro: si torna agli anni ’70

24 maggio 2014 – 06:23Un Commento

Il manifestro contro l'"immigrazione di massa"

L’Unione democratica di centro ha presentato le proprie proposte di applicazione per l’articolo costituzionale sulla limitazione dell’immigrazione. I provvedimenti propongono di tornare al sistema in vigore dal 1970 al 2002, e ancora applicato ai cittadini dei paesi che non sono membri dell’Unione europea.

Le proposte avanzate dal gruppo di lavoro dell’Udc, il partito che ha lanciato l’iniziativa approvata in votazione popolare, prevedono, per i frontalieri, dei contingenti cantonali separati adattabili ogni tre mesi. Il permesso G dovrebbe venir concesso solo agli abitanti delle zone di confine. Verrebbe abolita l’autorizzazione di soggiornare in Svizzera durante la settimana, e la durata del permesso di lavoro sarebbe limitata ad un anno, e potrebbe venir rinnovata solo in presenza di un contratto di lavoro. Ad ogni impresa verrebbe attribuito un tetto massimo di frontalieri. L’assunzione di frontalieri sarebbe autorizzata solo dopo la verifica che non vi siano candidati residenti.

In generale toccherebbe al governo federale fissare annualmente il numero di stranieri massimo autorizzato a lavorare in Svizzera sulla base delle richieste dei Cantoni, valutando i bisogni dell’economia. In presenza di un contratto di lavoro a tempo determinato, verrebbe concesso solo il permesso L, che non prevede la possibilità di farsi raggiungere dalla famiglia. La durata del permesso B verrebbe limitata ad un anno.

Gli stranieri residenti per meno di 12 mesi verrebbero esclusi dalle prestazioni sociali, e per poter beneficiare dell’indennità di disoccupazione, bisognerebbe aver pagato i contributi per almeno 2 anni.

Red.

 

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Un Commento »

  • Mario scrive:

    “Ad ogni impresa verrebbe attribuito un tetto massimo di frontalieri. L’assunzione di frontalieri sarebbe autorizzata solo dopo la verifica che non vi siano candidati residenti.” Basterebbe questo semplice punto per sistemare l’esagerato frontalierato (problema chiave dei cantoni di frontiera). Il resto introduce costose complessità burocratiche e aumenta i costi dell’amministrazione pubblica sugli stranieri.

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