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Offensiva contro l’evasione fiscale della Guardia di finanza. I militari del Comando provinciale di Milano hanno eseguito attività fiscali nel comparto della fiscalità internazionale e delle frodi all’IVA pervenendo al sequestro di beni, mobili ed immobili, quote societarie e conti correnti (circa 1.500.000 di euro) a seguito dell’ordine sottoscritto dal GIP di Monza per la somma di quasi 5.000.000 di euro.

L’attività ha origine dalla verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle di Sesto San Giovanni nei confronti di una società con sede a Cologno Monzese, all’interno della quale operava anche un soggetto giuridico dichiarato di diritto romeno.

Le operazioni di polizia tributaria, svolte nei confronti di quest’ultimo e durate circa due mesi, hanno consentito di appurare che il “place of effective management” era da considerarsi nel precitato Comune, acclarando, in tal modo, l’esterovestizione della società con sede dichiarata a Bucarest e segnalando una base imponibile non dichiarata per circa 17.000.000 di euro.

Durante il controllo, avviato anche nei confronti di una terza società domestica con sede nel medesimo Comune e collegata alle prime da vincoli familiari degli amministratori, sono state acquisite le prove di una frode all’IVA perpetrata attraverso l’emissione e l’utilizzo di documenti fiscali inesistenti e la costituzione di società cartiere con l’unica funzione di permettere la detrazione, al reale acquirente, dell’imposta indiretta, altrimenti non prevista nei casi di acquisiti da Paesi membri dell’Unione Europea.

L’attività è stata conclusa con la segnalazione di IVA dovuta per 4.500.000 di euro, nonché il deferimento all’A.G. di Monza n. 2 amministratori per dichiarazione fraudolenta e n. 12 persone per emissione di fatture per operazioni inesistenti, nonché con la richiesta di misure cautelari reali. Il Sostituto Procuratore della Procura monzese, Dott.ssa Donata Costa, vagliate le posizioni dei due amministratori, ha delegato l’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal GIP fino a concorrenza della somma di circa 5.000.000 di euro, ai militari del Gruppo Sesto San Giovanni.

Nel frangente, le Fiamme Gialle hanno sequestrato la totalità di una società con un volume d’affari intorno ai 9 milioni di euro, il 50% delle quote societarie di un’altra società riconducibili al reo (quindi tutte le strutture ed i c/c sono stati cautelati nominando un curatore al fine di contemperare l’esigenza di far proseguire le attività operative e la pretesa dello Stato), nonché alcuni terreni ed immobili di proprietà dell’indagato ed i conti correnti nella sua disponibilità per circa 2.000.000 €.

Red./Comunicato

 

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