Segreto bancario: verso lo scontro finale
Sta conoscendo una accelerazione in Svizzera la discussione sul futuro del segreto bancario. Domenica il vice presidente del partito borghese democratico Lorenz Hess ha proposto che la Svizzera faccia delle proposte all’Unione europea per definire le modalità dello scambio automatico di informazioni.
Si tratta della prima volta che l’esponente di un partito borghese si esprime a favore dell’abolizione del segreto bancario. Secondo Hess, solo prendendo l’iniziativa, la Svizzera può sperare di poter far valere il suo punto di vista. In caso contrario dovrà nuovamente subire le decisioni della comunità internazionale.
La proposta è stata prontamente respinta dai liberali-radicali e dai popolari-democratici. Ma l’intransigenza di un tempo comincia a mostrare delle crepe. Perfino l’associazione dei banchieri privati ha recentemente lasciato capire che nuove concessioni sono inevitabili.
Sul fronte opposto l’Unione democratica di centro sta invece preparandosi a lanciare una iniziativa popolare per inserire la protezione del segreto bancario nella Costituzione. Ma anche l’UDC sembra ormai rassegnata al declino del segreto bancario. L’iniziativa “per la protezione della sfera privata” garantirà la sopravvivenza del segreto bancario solamente per i cittadini svizzeri.
Red.
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