Esercito svizzero: i neonazisti fanno carriera
I neonazisti che fanno carriera nell’esercito svizzero sono sempre più numerosi. La denuncia arriva da un’inchiesta giornalistica pubblicata oggi che riapre il sipario su un problema conosciuto ma mai veramente arginato. Ora la politica vuole porvi rimedio. Qualcuno ha già proposto l’espulsione dall’arma di tutte le persone ritenute a rischio.
Svastiche tatuate sulle braccia, saluti nazisti, inni alla purezza razziale postati su Facebook: nell’esercito svizzero prestano servizio decine di estremisti di destra, che spesso, per colpa di un vuoto legislativo, avanzano indisturbati nella gerarchia militare. Un fenomeno preoccupante conosciuto da tempo ma che ora torna non si può pu nascondere dopo l’accurata inchiesta pubblicata oggi dal domenicale di Zurigo SonntagsZeitung. Messi di fronte alla nuda realtà la politica, da destra e da sinistra, ha deciso di vederci chiaro. La presidente della commissione di sicurezza del Consiglio Nazionale (Camera dei deputati) Chantal Galladé ha affermato che questi soggetti rappresentano una minaccia per l’immagine dell’armata ma soprattutto per la sicurezza nazionale. Pertanto, vanno espulsi dall’esercito.
MB
Articoli correlati:
- Attenti alle bionde che fanno addormentare
- Festival di Locarno: Pardo alla carriera a Johnnie To
- Accordi fiscali: il parlamento svizzero dice sì
- Bossi consigliere federale svizzero?
- Anche nel dialetto fanno capolino le parole straniere
- Gli svizzeri? Piccioni che si fanno spennare
- Franco svizzero ancorato all’euro?
- Franco svizzero troppo forte. Interviene la banca centrale
- Alptransit: Italia e Svizzera fanno il punto
- Suicidio: i cattolici lo fanno di meno