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Come spesso accade, le sanzioni inflitte ai cittadini di altri cantoni e, ancor più di frequente, quelle assegnate a persone straniere, non vengono pagate. Questo succede con regolarità anche a Lugano, ciò che ha indotto il Consiglio comunale a presentare un messaggio per ovviare a tale inosservanza.

Il messaggio, proposto il 14 maggio scorso, prevede l’aggiunta di un nuovo capoverso all’articolo 102 del Regolamento Comunale (RCom), secondo il quale “A garanzia della multa, il Municipio, per il tramite degli agenti della Polizia comunale o altri suoi dipendenti, è autorizzato a prelevare una cauzione sino ad un massimo di CHF 500.- nei confronti dei contravventori non domiciliati in Svizzera.”

Questa regolamentazione potrebbe avere un effetto dis­suasivo, in quanto colui che è domiciliato all’estero è quasi sempre ben co­sciente di restare impunito. Sinora gli articoli 102 e 103 RCom prospettano, sia per il rapporto di contravvenzione sia per il decreto di multa, la notifica al contravventore e, nel caso in cui la relativa multa non dovesse essere pagata, di procedere per via esecutiva.

Questo modo di procedere, teso al rispetto del diritto di ogni persona di essere sentita, implica molte difficoltà quando i contravventori sono domiciliati negli altri cantoni (procedure di incasso e di rigetto di eventuali opposizioni diverse a seconda dei cantoni) e ancora di più nel caso di domicilio all’estero. In effetti in questi casi le possibilità di incasso sono deci­samente ridotte, per non dire quasi inesistenti.

Con la presente richiesta di modifica del RCom si intende disporre di una base legale per prelevare una cauzione, proporzionata alla gravità dell’infrazione, in modo da avere la garanzia, nel caso in cui il contravventore non dovesse pagare la multa, di poter trattenere perlomeno l’importo della cauzione.

Red./Com.

 

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