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Sono 28 i morti per ora accertati del tragico incidente avvenuto ieri sera verso le 21.15 quando un bus si è schiantato contro la parete del tunnel autostradale di Sierre in Vallese. Ventidue delle 28 vittime sono bimbi di appena 12 anni. Una tragedia immane che ha colpito il Belgio, Paese da cui proveniva la comitiva che stava rientrando nelle Fiandre dopo una settimana di sci in Svizzera. L’inchiesta, ha precisato stamane la polizia cantonale vallesana, avverrà con la massima trasparenza. Per ora le cause del dramma rimangono ignote.

Il Procuratore pubblico vallesano Olivier Elsig stamattina ha dichiarato che «farà tutto il possibile che capire cosa sia realmente accaduto ieri sera a Sierre”. La drammatica evidenza, per ora, registra lo schianto in galleria di un pullman a bordo del quale vi erano 52 passeggeri, prevalentemente bimbi di origine belga che avevano appena concluso una settimana bianca in Val d’Annivier. Ventidue di loro sono deceduti praticamente sul colpo. Sei, gli adulti che pure hanno perso la vita, fra i quali entrambi gli autisti del bus.

Gli altri, tutti feriti più o meno gravemente sono stati trasportati nei 4 ospedali vallesani di Sierre, Sion, Visp e Martigny, i più gravi sono stati elitrasportati ai centri universitari di Losanna e Berna.

A seguito dell’allarme scattato verso le 21.15 sul posto dell’incidente sono intervenuti non meno di 200 soccorritori fra i quali 15 medici, 60 pompieri, 100 sanitari e 3 psicologi. L’intervento che nel complesso si è protratto per quasi 8 ore ha coinvolto 12 ambulanze e 8 elicotteri.

La priorità ora, si sposta sull’accoglienza delle famiglie delle vittime, attese in Vallese nelle prossime ore. Per loro è stata attivata la cellula di crisi con sostegno psicologico che, tra l’altro, dovrà seguire anche i soccorritori, particolarmente traumatizzati dall’intervento.

Aggiornamenti seguiranno nelle prossime ore.

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Aggiornamento ore 13.50

I familiari delle vittime sono giunti attorno a mezzogiorno all’aeroporto militare di Melsbroek dal quale a breve partirà un aereo che li condurrà in Svizzera. Con loro vi è anche il primo ministro belga Elio de Rupo che alle 16.30 aprteciperà ad una conferenza stampa con le autorità vallesane.

Nel pomeriggio è attesa a Sierre anche la presidente della Confederazione Evelyne Widmer-Schlumpf che si è detta costernata per quanto accaduto.

Le prime constatazioni di polizia hanno permesso di verificare che gli autisti erano al volante da appena un’ora ed erano giunti in Vallese il girono precedente.

Il bus aveva passato un controllo etcnico lo scorso autunno ed era risultato essere in perfetto stato. I passeggeri erano apparentemente tutti legati con cinture di sicurezza.

Altri 80 bimbi a bordo di bus partiti dalla medesima località vallesana al termine delle vacanze sulla neve hanno regolarmente raggiunto il Belgio questa notte senza aver assistito al tragico incidente di Sierre.

Il personale sanitario impegnato nelle operazioni di soccorso è stato sottoposto stamani ad un primo debriefing psicologico.

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Aggiornamento ore 17.00

I parenti delle vittime sono atterrati verso le 15.00 all’aereoporto di Ginevra-Cointrin e stanno raggiungendo il luogo della tragedia in modo assolutamente discreto. Saranno riuniti ed alloggiati in un albergo a S. Léonard tra Sione e Sierre, in una struttura protetta dalla polizia cantonale. Successivamente saranno portati negli ospedali dove si trovano le vittime. L’assistenza ai parenti è assicurata e gestita interamente dal Dipartimento degli affari esteri.

Il tratto di autostrada a Sierre è stato chiuso al rtaffico alfine di consentire ai parenti di raccogliersi sul luogo del dramma in assoluta discrezione.

Il Primo Ministro belga Elio di Rupo è a sua volta giunto in Svizzera, accompagnato da due altri membri del Governo belga e dal Presidente fiammingo Kris Peeters. A breve è prevista una riunione di crisi con le autorità elvetiche.

Secondo quanto comunica l’ente ospedaliero vallesano i sei bimbi ospedalizzati a Visp dovrebbero poter lasciare la struttura entro domani.

Un medico dell’Ospedale cantonale di Sion dove è ricoverata la maggior parte dei bimbi feriti riferisce che i piccoli pazienti sono silenziosi, ancora sotto choc, ma reagiscono positivamente alla cure. Le loro condizioni rimangono gravi e per alcuni di solo la prognosi rimane riservata.

KC

 

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