Spinello libero e in pensione prima. La Svizzera al voto
Pensionamento flessibile, cioè anticipato, e depenalizzazione della canapa sono i due argomenti piu’ dibattuti tra quelli su cui votano i cittadini elvetici in questo fine settimana.Due capitoli lontani tra loro, ma che fanno parte del pacchetto di cinque quesiti. Gli altri tre sono sulla conferma della politica del Governo al riguardo della droga pesante, sulla limitazione del diritto di ricorso delle associazioni ambientaliste contro progetti edilizi, sulla imprescrittibilità dei reati legati alla pedofilia. La proposta dell’Unione sindacale svizzera, appoggiata di fatto dall’area del partito socialista, prevede che tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 119.340 franchi (circa 77.495 euro) annui possano scegliere se andare in pensione a a partire da 62 anni senza decurtazioni, anzichè aspettare i 65 anni indicati dalla legge.Quel “senza decurtazioni” è decisivo, perchè attualmente è già possibile andare in pensione uno o due anni prima, ma accettando una somma minore, il che costituisce di per sè un ampio freno. La proposta riguarda la Avs, cioè la pensione pubblica che è il “primo pilastro” del sistema previdenziale svizzero. Il secondo è la pensione professionale o di categoria, il terzo la pensione facoltativa individuale. I partiti di centro e di destra sono contro questa proposta e ne sottolineano i costi supplementari inaccettabili per l’Avs, di 1,5 miliardi di franchi (circa 1 miliardo di euro) ogni anno. Una cifra che secondo sindacati e sinistra è invece ragionevole, considerando i vantaggi indiretti per l’occupazione dei non anziani. I sondaggi della vigilia indicano un 45% di si, un 43% di no, un 12% di indecisi. Il no è cresciuto nelle ultime settimane, anche a causa dei timori legati alla recessione. Gli stessi sondaggi indicano una maggioranza di no, seppure risicata, per il quesito sulla depenalizzazione della coltivazione e del consumo della canapa. I promotori vorrebbero togliere spazio alla criminalità che gestisce il commercio di droghe leggere, ma è diffuso nel Paese il timore di aprire troppo la porta. Una larga maggioranza dovrebbe avere il si alla politica nazionale sulle droghe pesanti, che attua sia la repressione, sia la terapia con distribuzione controllata di eroina per tossicomani. Maggioranza di no prevista anche per l’iniziativa del partito liberale, che vorrebbe limitare i ricorsi ambientalisti sui grandi progetti per abitazioni o centri commerciali. Non sono stati fatti sondaggi ufficiali sulla proposta che vorrebbe abolire i termini di prescrizione per i reati di pedofilia; oggi i termini sono di 15 anni, a partire dal 18mo anno di età della vittima.
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